Successioni ereditarie
- Silvia Fante
- 5 ott 2021
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 26 giu 2023

Diverse le tipologie di successione ereditaria: quella testamentaria, nel caso in cui il defunto abbia lasciato uno scritto contenente le proprie volontà relativamente al suo patrimonio; quella necessaria, considerando il fatto che ci sono dei soggetti che per legge hanno diritto ad una quota, anche nel caso in cui questa non sia prevista dal testamento; infine quella naturale, nel caso in cui manchi un testamento o un qualunque scritto del defunto che attesti le ultime volontà ed è disposta per legge attraverso una disciplina dettagliata del codice civile che elenca i soggetti legittimati a subentrare nel possesso dell’eredità. Vi è poi un’ulteriore distinzione che riguarda il caso in cui si parli di eredi veri e proprio, quindi successione a titolo universale, e soggetti che subentrano nell’eredità in ragione di un singolo legato ed è la successione a titolo particolare.
Successione ereditaria cosa fare
Gli eredi e gli altri soggetti legittimati, per poter subentrare nel patrimonio del defunto, hanno l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione, che ha natura fondamentalmente fiscale, nel caso in cui nell’eredità siano presenti immobili o diritti reali su beni immobili e permette ad essa di determinare le imposte dovute; il termine per presentare tale dichiarazione è entro dodici mesi dall’apertura della successione, altrimenti si incorre in sanzioni amministrative.
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